30 oct 2011

Versión italiana de la hispanista Sara Viotti del capítulo 24 de NIÑOS A LA DERIVA

Capitolo 24

 

·         Debolezza alle caviglie

·         Dolore al primo metacarpio

·         Pigrizia

NATRUM CARBONICUM 200 CH

 

·         Agitazione

TARANTULA HISPANA 15 CH

AGARICUS 200 CH

 

La solitudine sorprende

La mia solitudine si è sorpresa

in migliaia di sale piene

di voci solitarie.

 

Il mio orgoglio

è come il tappeto bagnato

delle strade;

scivola ingoiando saliva.

Come seta fruscia

il freddo far del giorno

quando si lascia il timone.

Come perdere questo….

Senz'addomesticare

Il mio vento mediterraneo?

 

Si potrebbe proporre di galleggiare

Sulla coperta azzurra,

tracendente, immensa;

vedere come il sole si celi

nelle sue acque e dimentichi

gli alberi e il loro va e vieni;

 

lasciare

per il momento

la memoria nel suo rifugio;

guardare il ponente

con occhi d'Atlante, senza fretta

con minuti precisi.

 

Stavolta non ho salutato Igor. Dormiva ancora quando il piccolo segnale luminoso come avviso d'inizio del trasferimento nella Camera d'Imbarco ammiccava silenziosa sul lato opposto dell'apertura rotonda che imita un occhio di bue zentiotale e che penetra nella stanza da laetto come lo sciltillio di un pulsar. L'accesso a questa specie di trinino per bambini che ci trasporta da un posto all'altro dell'ospedale è molto comodo, dato che devo solo aprire la porticina dalla forma ellittica postdi fronte alla mia camer; è come se andassi a trovare la mia vicina, senza bagaglio e indossando solo una sottile tuta di neoprene che mi lascia scoperti unicamente gli occhi e iol volto.

 

In pochi minuti, tutti noi che abbiamo preso il trenino arriviamo puntuali, in silenzio, come se nessuno avesse voglia di parla, assorti, pensando ai compiti da svolgere o forse a testa bassa dinanzi a una solitudine di cui che crediamo che nessuno possa liberarci. Sulla bilancia mi hanno trovato una piccola debolezza in una caviglia. Lo schermo ha indicato "un po' d'instabilità emotiva" e mi hanno dato dei granuli per contrastare questa carenza. Ho sentito immediatamente sparire un piccolo dolore che da ore m'infastidiva all'altezza del primo metacarpio della mano destra.

 

Questa medicina mi ha anche liberata da una pigrizia che mi obbligava letteralmente a trascinarmi per i corridoi dell'ospedale da giorni. Comincio a sentirmi più attiva e desiderosa di riprendere le visite. In questo frangente,mi aspetta una bambina a Belém. A Fortaleza prenderò un autobus che mi porterà dove è ricoverata, in apparenza, a causa di una strana bronchite che le provoca un'agitazione nervosa che si calma solo ascoltando musica ritmica.

 

Che una bambina di otto anni balli la samba non è niente di straordinario, ma la sua abilità nel cavalcare i tori incute il sospetto di trovarci in presenza di un caso frequente. Difatti, Elsa ha un talento speciale per cavalcare i tori e sembra sapere come comportarsi perché essi le obbediscano. La polizia della regione le ha chiesto in più occasioni aiuto per addestrare i cadetti a governare quei tori che si mostrano tanto efficaci sui pantani del clima tropicale.

 

Faccia a faccia, Elsa esibisce un corpicino delicato nella zona toracica, ma non tanto a livello dei fianchi e delle robuste gambe. Ha mani delicate e rosa. Ha una febbre che sembra tifoide, il che non è infrequente nella regione. Tra le sue abitudini, c'è quella di mangiare come un lupo la sera ; è affettuosa con gli a nimalòi e con i compagni di scuola, e si distingue nella composizione di versi a prescindere dalla sua tenera età. Ha per caratteristica un leggero tic ad un occhio.

 

Elsa ha un fratello maggiore, Ronaldo, di 32 anni, nato dallo stesso padre, ma da diversa madre. Suo padre morì quando era molto piccola, e ne ricorda solo la barba bianca. Ronaldo va spesso a trovarla e contribuisce economicamente al sostentamento dell'umile casa in cui abita con la madre e altre due sorellastre nate da un altro padre.

 

Mi guarda con ochhi di diffidenza, poi muta lo sguardo, addolcendolo.I suoi lineamenti si distendeono, le labbra sorridono. Si prepara a combattere con me come se fossi una altro toro. A Elsa i medici non piacciono granchè. Fa uno sforzo e prende le medicine che le porgo. E il mio orgoglio di toro si arrende alla sua simpatia.

 

Mi dispiace dover dichiarare finita la mia visita in queste terre umide e calde, così benefiche per la mia salute e la mia anima.

 

 

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